Lavorare e vivere nell’era dei social è stata la scelta migliore del mio destino.

Avrei voluto affrontare questo argomento più avanti, ma oggi ho sentito l’assoluto bisogno di parlare di tutte le sensazioni che si provano a vivere nell’era dei social.

Sicuramente questo periodo storico mette a nostra disposizione tantissime opportunità che anni fa non avrebbero mai bussato alla nostra porta.

Opportunità che ci danno la possibilità di crescere professionalmente e personalmente ad una velocità elevatissima e che spesso può far paura ed intimorirci.

Ecco quindi perchè, secondo me, la vera domanda a cui rispondere è quella che apre il prossimo paragrafo…

Com’è lavorare nell’era dei social?

Non credo esista una risposta perfetta!

Ci ho pensato tanto e l’unica risposta che al momento riesco a darmi è questa: tremendamente incasinato, ma assolutamente affascinante!

Nell’articolo di oggi non voglio parlarti di lavoro ma di vita e della mia esperienza in questa “era dei social”.

Il mio personale rapporto con i social network delinea per me il riscatto come persona e come donna; esiste infatti nel mio percorso un prima e un dopo Instagram.

Nell’era “del prima” esisteva una Lorenza introversa, timida in tantissime situazioni, insicura e alla ricerca dell’approvazione delle persone. Una Lorenza che forse non voleva ammettere nemmeno a se stessa questo disagio.

Nell’era “del dopo”, che ebbe inizio nel lockdown 2020, esiste e vive tutt’ora una Lorenza Donna, raggiante, sicura e maggiormente determinata. La Lorenza del dopo è una donna soprattutto appassionata.

Sono scomparse tutte le sensazioni che provavo prima?

Assolutamente no. L’animo di una persona non lo si potrà mai stravolgere.

Ho però imparato a dominare e controllare maggiormente quello che ho capito avrebbe rappresentato un ostacolo enorme per la mia crescita.

Vivere nell’era dei social significa confrontarsi ogni giorno con realtà apparentemente virtuali che sembrano lontane anni luce da noi!

La vera magia quando si lavora con i social sta nell’osservare tutto ciò con la giusta intenzione!

Ti stupirà sapere che sono proprio persone lontane da noi a poterci dare veramente l’input di uscire dalla nostra zona comfort e spiccare il volo.

Vivo in una piccola città di provincia dove ognuno è sempre stato abituato a guardare il suo orticello e, purtroppo, a guardare con disdegno e poco celata invidia il lavoro ed i successi altrui.

Ho sotto il naso dozzine di esempi di attività commerciali che hanno copiato precisamente competitor distanti pochi metri da loro, continuando a fare sempre lo stesso errore: NON IDENTIFICARSI!

Fare parte del gregge e imitare i comportamenti di chi ci circonda è un errore fatale sempre troppo comune e diffuso. Non dare valore alla nostra personalità è deleterio per la nostra attività!

Vivere nell’era dei social dovrebbe essere vista come un’enorme opportunità!
Abbiamo la possibilità di osservare i nostri competitor, distanti o vicini, e capire che la vita ci presenta davanti tantissime idee ed occasioni. Non dobbiamo assolutamente vergognarci di mettere alla prova noi stessi come persone e come imprenditori.

Avere l’opportunità di stringere relazioni con persone che vivono in realtà diverse dalla nostra equivale a viaggiare.

E su Instagram lo puoi fare gratis!

Il mare della Polinesia ha tutto un altro sapore, ma pensa a quanto può essere stimolante conoscere e confrontarti con nuove persone con cui poter condividere i tuoi punti di vista!

Ti svelo un segreto: ogni mio progetto di lavoro è nato proprio dopo grandi e lunghe chiacchierare avute proprio con persone “incontrate” online.

Il confronto è fondamentale per la nostra crescita!

Per quale motivo però ho detto poco fa che vivere nell’era dei social è un casino?

Semplice! Perché l’astratto fa paura alla maggior parte delle persone.

Rapportarsi con una realtà di cui conosciamo poco perché continuiamo a vederla lontana da noi, intimorisce la maggior parte delle persone, e questo è fuori discussione.

Uscire dalla propria zona di comfort ci mette nella condizione di sentirsi mancare la terra sotto ai piedi; questa condizione è accentuata dal fatto che siamo nati in un’epoca in cui i telefoni non esistevano e il lavoro era considerato tale solo se tornavi a casa con le mani sporche di fango e sudore.

Avere paura è terribile, lo so. Il fatto è che fino a quando non ti sarai lasciato alle spalle questi timori, non potrai ambire a un vero e proprio salto di qualità!

“Aspe Lore! Quindi tu che lavori h24 sui social non hai paura!?”.

Eh, magari! Certo che ne ho: vivo di ansie, timori e paure anche se dai miei canali social tutto ciò non traspare!

Proprio per questo motivo continuo a sostenere che lavorare in questo “metaverso” è tremendamente incasinato, ma assolutamente affascinante.

Quello che amo del mio lavoro è proprio l’ adrenalina che sento!

Ogni lavoro ti sottopone a una serie di stress emotivi da non sottovalutare mai!

Devi sempre evolvere i tuoi servizi e pensare a nuovi progetti, e devi farlo alla velocità della luce per non rimanere in fondo alla fila di colleghi e competitor.

Tutto ciò, però, è allo stesso tempo assolutamente elettrizzante per me.

Sono nelle condizioni di tenere sempre la testa in funzione, alla ricerca di qualcosa di innovativo da proporre e allo stesso tempo mi mantiene nel limbo d’incertezza portando a chiedermi “Il mio progetto piacerà davvero?”

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